LA STORIA DI PRESEPI IN VALCERRINA

“Presepi in Valcerrina” è un’iniziativa nata per promuovere i presepi e le iniziative natalizie realizzate nei paesi della Valcerrina. Ma come è nata?
Tutto in realtà è partito tanti anni fa, dall’impulso spontaneo di diversi volontari che hanno dato vita, nei rispettivi paesi, a presepi visibili da tutti, e in questa pagina vi raccontiamo la genesi di questa iniziativa, con la storia di alcuni dei presepi “storici” della Valcerrina.
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Da ormai diversi anni a questa parte è bello poter ammirare, durante il periodo natalizio, i presepi della Valcerrina: graziose ed originali rappresentazioni della natività create per trasmettere lo spirito natalizio e rallegrare il territorio durante le feste.
Tra i precursori di queste iniziative un gruppo di giovani poco più che ventenni di MOMBELLO, che negli anni ’90 si ritrovava nella taverna dell’attuale presidente del Circolo Ancol Anna Bonaffini a condividere cibo, giochi, chiacchiere, film, letture. Ispirati dall’aggregazione che creava nei giovani Don Pierino, con la realizzazione del presepe in Chiesa, danno vita all’idea di fare un presepe con sagome di legno da mettere lungo la via principale del paese.
Il legno per realizzarle viene fornito gratuitamente, assieme alle attrezzature di taglio, dalla falegnameria Garoppo Guido, dove il gruppo si ritrova per diverse sere a ritagliare le sagome, dopo aver disegnato i contorni su pannelli di compensato.
“Il lavoro “di fino” era affidato a chi se la cavava nel disegno” spiega Anna Bonaffini “vuoi perché aveva frequentato l’artistico, vuoi per doti naturali: Monica Actis e Matteo Facin rifinivano con sfumature e senso di prospettiva quello che noi “garzoni” avevamo pennellato grossolanamente. Oltre alla Natività, nacquero diversi personaggi e animali: pecorelle, galline, la donna vicino al pozzo, pastori, suonatori, approvvigionatori di legna, Re Magi e sagome anche importanti come i cammelli, che abbiamo dovuto rinforzare con dei sostegni per poterli reggere in piedi. Una volta posizionate le figure lungo la strada e finito la capanna, (il lavoro di posizionamento solitamente durava una settimana) con la paglia nella capanna spesso fornita dalla famiglia Capello, entravano in scena i tecnici delle luci, Vito, Gianni, Walter e Giovanni, che sistemavano le luminarie. Insomma tutti, chi più chi meno, collaborava alla stesura dell’allestimento”.
Quelle figure da più di 25 anni popolano la via principale di Mombello durante le feste di Natale, o la piazza del Comune, nonostante col tempo molte delle persone che dedicavano del tempo a questo progetto non ci sono più, e anche le difficoltà impreviste, come il crollo del tetto della capanna causato da una abbondante nevicata, che ha rovinato le sagome della Natività, tanto da dover ricorrere al lavoro paziente di ricostruzione e aggiustamento da parte dell’artista principale.
“Ci siamo più volte guadagnati spazio sui giornali, come Il Monferrato (vedi foto), come presepe da primato, lungo 50 metri” continua Anna. “Appena si potrà vorremmo rifare le sagome ormai rovinate, ripresentando l’allestimento anche solo in maniera più ridotta, ma non abbandonando la voglia di aggregazione e magia che solo un presepe sa creare”.
A VALLEGIOLITI Elena Brusa invece ha realizzato il primo “Presepe alla finestra” nel dicembre 2001, pochi mesi dopo l’attentato e il crollo delle Twin Towers a New York.
“Il primo Presepe alla finestra (vedi foto) è nato per essere un simbolo di pace contro i venti di guerra che hanno sconvolto tutti dopo la tragedia dell’11 settembre. Per questo nel primo presepe la natività era simbolicamente posta dentro una tenda in tessuto mimetico, a voler ricordare una tenda militare, e come sfondo è stato appeso un poster con la cartina del Mondo su uno sfondo rosso, per rappresentare che Gesù può nascere e portare il suo messaggio di speranza e salvezza ovunque, anche in mezzo ai conflitti” spiega Elena Brusa.
Realizzato in un casotto lungo la strada in Via Principe, vicino all’Ufficio Postale, il presepe è visibile da una finestra illuminata, che resta sempre aperta. Negli anni si è ingrandito e arricchito di nuovi personaggi della serie Fontanini, e viene curato un allestimento diverso ogni anno, per lo più in stile tradizionale o napoletano.
All’incirca vent’anni fa anche l’Amministrazione di Odalengo Grande ha espresso il desiderio di rendere più vivo il paese in occasione del Natale. Grazie all’impegno e alla collaborazione della popolazione della frazione di VALLESTURA, viene quindi realizzato il grande presepe che tradizionalmente viene allestito nel prato alberato in una curva lungo la strada per Odalengo, all’ingresso della frazione. Le statue e le sagome che lo compongono sono state realizzate da diverse persone nel corso degli anni e riflettono lo stile particolare e poliedrico del presepe, sempre diverso ogni anno.
A CANTAVENNA, invece, Francesco Godino ha realizzato il suo primo piccolo presepio esterno più di quindici anni fa, allestendolo sulla ripa di casa sua, un’opera nata per particolari ragioni logistiche.“Ogni anno” racconta Francesco “preparavo il presepe in casa curandolo nei particolari: utilizzando muschio, ghiaietta, ceppi e rami di pino… ma quasi sempre la mia opera veniva “sabotata” dalla gattina di casa che si divertiva a buttare in aria le statuine… inoltre si creava sempre un po’ di disordine; da qui la necessità di poter dare spazio alla mia creatività e quindi decisi di realizzarlo fuori. Nel presepe ho voluto rappresentare il mio paese, Cantavenna, infatti si chiama: il presepe tra le borgate di Cantavenna”. Francesco ha iniziato con qualche statuina di compensato disegnata, ritagliata e colorata personalmente… poi pian piano si sono aggiunti il gregge di pecorelle, i personaggi, i mestieri e le chiesette del paese e, ad oggi, il presepe conta più di settanta sagome tra personaggi ed animali.
“Agli inizi di questa “avventura” avevo notato che anche a Vallegioliti e a Vallestura si allestivano dei presepi.” continua Francesco “Poi un giorno l’ispirazione con Laura Chiarello, presidente dell’Associazione Mirò, di far conoscere e condividere la nostra idea ad altre persone: così è nato il gruppo di Presepi in Valcerrina, che negli anni ha avuto l’adesione di presepi realizzati in numerosi comuni: Cerrina, Gabiano, Mombello, Moncestino, Murisengo, Odalengo Grande, Serralunga di Crea, Solonghello, Villadeati e Villamiroglio e la calorosa partecipazione dei loro abitanti.”
Nell’inverno 2014, infatti, alcuni volontari di VALLEGIOLITI decidono di creare un presepe-paese, una scenografia di case in perline di legno illuminate con le sagome stilizzate della natività, per abbellire la frazione di Vallegioliti, che viene poi successivamente arricchito da nuove sagome colorate in legno. L’iniziativa viene sostenuta dall’anno successivo dall’Associazione Mirò, e il confronto sui presepi con Francesco Godino fa scaturire l’idea di promuovere tutti i presepi della Valcerrina. Nata come “Natale in Valcerrina”, e poi divenuta “Presepi in Valcerrina”, dal 2016 l’iniziativa promuove queste preziose testimonianze di speranza e tradizione, suggestive allegorie di un bambino che è venuto al mondo come messaggio divino di salvezza, rinascita e pace, ma anche una valorizzazione del territorio e della sua lunga tradizione devozionale.